"Al tavolo tecnico nazionale sui PFAS composto da Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente ed ISPRA spero venga trattata anche la questione dell'ampliamento della discarica di Sant'Urbano". Questo il pensiero della portavoce alla Camera dei Deputati Silvia Benedetti.
"La discarica vedrà due modifiche: dapprima l'ampliamento della capacità di quasi 1 mln di metri cubi di rifiuti. La seconda riguarda l'installazione di un impianto per il trattamento di PFAS. La loro presenza nel percolato a Sant'Urbano deriva
in gran parte dalle 761 tonnellate di fanghi provenienti dalla Miteni conferite dal 2014 al 2016. L impianto per trattare i fanghi getterebbe le acque trattate in diversi canali finendo per
raggiungere il fiume Adige, la cui acqua, al momento potabile, serve un bacino di persone molto vasto come il Polesine e la bassa Padovana. Nonostante le rassicurazioni
fornite, non si può aver la certezza dell'efficacia del trattamento dei fanghi, anche perché periodicamente veniamo a conoscenza di nuove tipologie di PFAS sversate dalla
Miteni e che non sono state monitorate sino all'annuncio della Regione Veneto o della stessa Miteni, come avvenuto per il C604 e il GeNiX". " Vi sono diverse criticità sollevate anche dai sindaci ed i comitati del territorio alla realizzazione del progetto", termina Benedetti, "pertanto auspico che il Governatore Zaia ed il Ministro Costa li ascoltino invece di ignorarli come è successo finora".
Web Agency ARTE nel WEB Lendinara (RO) - Hosting - Customization - Developer
Il PolesineOnLine non usufruisce delle sovvenzioni economiche previste per l'Editoria - Leggi le "Note informative"