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(Fonte: RovigoOggi) - L'assemblea si riunisce il 18 gennaio alle 8.30. Sarà in aula a relazionare Pietro Girardi, direttore generale dell'Ulss 19 - Al consiglio comunale monotematico di Adria del 18 gennaio l'associazione Articolo 32 sanità e sociale dovrà rimanere solo a guardare, l'amministrazione ha deciso che l'associazione non ha titolo per parlare, sarà presente il direttore generale dell'Ulss 19 Pietro Girardi (foto a lato) - Per gli attivisti dell'associazione Articolo 32
sanità e sociale non ci sarà spazio al consiglio comunale monotematico, di sabato 18 gennaio, sulla sanità ove l'amministrazione comunale ha invitato il direttore generale dell'Ulss19 Pietro Girardi a parlare delle schede ospedaliere.
"Il bello dei protocolli è che permettono sempre di escludere qualcuno salvando la faccia a qualcun altro. Protocolli e regolamenti, due meraviglie nelle quali noi italiani siamo maestri" esordiscono così gli attivisti dell'associazione Articolo 32, che a palazzo Tassoni potranno semplicemente presenziare e non poter contribuire alla discussione. Sabato 18 gennaio con inizio alle ore otto e mezza sarà convocato il consiglio comunale dove è stato invitato il direttore generale dell'azienda sanitaria Ulss 19 Pietro Girardi che spiegherà come influiranno le schede ospedaliere sui servizi del nosocomio di Adria.
"Il protocollo che regola le sedute aperte dei consigli comunali adriesi prevede che sia ammesso ad intervenire solo chi è stato invitato. E chi decide la lista degli invitati? I capigruppo dei partiti, con una specie di prelazione per i partiti che hanno chiesto la seduta, i quali acquisiscono una sorta di diritto a decidere chi ammettere e chi escludere - affermano polemicamente - E se tu cittadino, chiedi di partecipare e di intervenire ma loro non ti vogliono, ebbene, sei fuori. Ed è qui che interviene in soccorso dei politici il caro amico “protocollo”. Per salvarsi la faccia diranno che il protocollo prevede questo, che non prevede quello che non contempla quell’altro. E di regola in regola troveranno il modo di lasciarti fuori. Stavolta è toccato al comitato a difesa della sanità “Per l’Articolo 32”. Siamo arrivati tardi, non abbiamo una sede ad Adria, non siamo rappresentati da un adriese doc. In sostanza non ci vogliono in mezzo ai piedi. Dovevamo fare due domande, avremmo impiegato tre minuti, forse quattro. Siamo operativi nel Polesine, rappresentiamo persone di Adria e di tutta l’Usl 19, siamo preparati e crediamo nella partecipazione. Ma nel consiglio comunale di Adria non c’è posto per noi. Ringraziamo i capigruppo che non ci hanno voluti confortandoli sulla nostra presenza. Perché noi ci saremo. Non ci faranno parlare ma ci dovranno guardare negli occhi".
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