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Ariano Polesine, un pescatore 40enne portotollese è stato denunciato per simulazione di reato
Ci sono volute solamente alcune ore di accertamenti e di riscontri incrociati, ma alla fine i carabinieri della Stazione di Ariano nel Polesine hanno fatto luce su un presunto furto di auto, in realtà rivelatosi una goffa copertura per un incidente stradale. Il protagonista di tale incredibile storia è stato in particolare un pescatore incensurato 40enne di Porto Tolle. L’uomo, alcuni giorni fa, ha denunciato il furto della propria autovettura, un’utilitaria – stando alla sua versione - lasciata parcheggiata vicino casa la sera prima. Il 40enne, quindi, ricostruendo l’evento davanti ai militari, ha dettagliato dati ed informazioni apparentemente credibili,denunciando anche il furto dei propri documenti personali, dei documenti di circolazione del proprio mezzo, e addirittura anche del proprio portafogli. A questo punto i carabinieri hanno immediatamente diramato le ricerche dell’auto denunciata come rubata alle pattuglie in turno, e segnalando l’accaduto, come da procedura, anche alla polizia. Nella tarda mattinata della denuncia, però, ad Ariano nel Polesine, una pattuglia della locale Stazione dei carabinieri,dopo la segnalazione di un passante, ha individuato il mezzo, trovato aperto, senza alcuna effrazione e, cosa ancor più anomala, fuori dalla sede stradale: era in un terreno vicino alla carreggiata. I militari dell’Arma hanno quindi riscontrato su tale veicolo la presenza di tutti i documenti, del portafogli, con dentro addirittura ancora i soldi del relativo proprietario. Quindi i carabinieri hanno intuito che, probabilmente, la versione del furto denunciata formalmente dal portotollese alcune ore prima potesse in realtà nascondere qualcos’altro. L’uomo è stato dunque riconvocato in caserma e qui, dopo un primo timido tentativo di giustificazione, ha ammesso di aver falsamente denunciato il furto della propria autovettura dopo essere uscito da solo fuori strada la nottata precedente. E’ stato tra l’altro rintracciato ed interrogato anche un amico del 40enne, che, dopo l'incidente, fortunatamente senza conseguenze per il pescatore di Porto Tolle, era andato a recuperarlo e subito dopo a riaccompagnarlo a casa. Al termine dell’indagine lampo dei carabinieri di Ariano nel Polesine, il 40enne, reo confesso, è stato inevitabilmente denunciato alla magistratura rodigina per simulazione di reato. Ulteriori accertamenti, infine, sono tuttora in atto per capire se la bugia del furto d’auto, servita al pescatore per mascherare l’avvenuto provocato sinistro stradale, celasse, tra l’altro, anche eventuali condizioni di irregolarità del 40enne (ad esempio un ipotetico stato di alterazione psico-fisica dello stesso).