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C'era una volta la centrale Enel di Porto Tolle, c'era una volta un giudice, c'era una volta una sentenza penale per disastro ambientale e omicidio colposo (da verificare). Poi c'erano i comuni del Basso Polesine,
eccetto Adria, che si sono costituiti parte civile in nome dei cittadini danneggiati dalla centrale. Ora ci siamo noi che fino a ieri eravamo orgogliosi che le persone che abbiamo votato, a cui abbiamo dato la nostra fiducia, in nome della quale devono tutelare la nostra salute, preservare la terra su cui viviamo e che coltiviamo, l'acqua che beviamo e l'aria che respiriamo. Oggi possiamo ancora dire lo stesso? Oggi che Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po, Corbola ...... hanno venduto le vite delle persone che si sono ammalate di tumore, i bambini colpiti da leucemie e altre patologie, l'aria inquinata che abbiamo respirato per anni, i terreni e l'acqua danneggiati dalle emissioni della centrale per un prezzo di 130.000 euro? Proprio così cari cittadini, ritirandosi dalla causa civile e accettando questa cifra da Enel hanno venduto i nostri diritti di cittadini danneggiati, truffati, beffati. Come possono i genitori di quei bambini malati terminali quantificare la vita dei loro figli in 130.000 euro? E come può l'avvocato che prima ha consigliato di costituirsi parte civile ora consigliare di ritirarsi dalla causa; forse l'aria che costui ha respirato finora era meno inquinata di quella che abbiamo respirato noi?? Cittadini possiamo continuare ad accettare che decidano delle nostre vite in nome dei loro portafogli?? Meditate gente meditate...
Michela Roma
Movimento5stelle - Polesine
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