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(Fonte: RovigoOggi) - L'Ue si interessa agli effetti ambientali del Terminal off shore di Porto Levante, Andrea Zanoni promette che consegnerà un documento del Wwf - Il Commissario Ue all'ambiente chiede informazioni all'eurodeputato Andrea Zanoni sui presunti effetti del rigassificatore a cielo aperto sull'ecosistema marino dell'Adriatico
e le eventuali connessioni con la moria di delfini e tartarughe, al momento la Commissione non ha elementi che dimostrino un rapporto di causa-effetto tra l’attività dell’impianto e la diminuzione degli stock ittici e/o la moria di animali marini.
“Fornirò alla commissione il documento del Wwf e dell'Arpa Emilia Romagna. Bisogna fare piena luce sui reali effetti sull'ambiente di questi rigassificatori” dichiara l'eurodeputato Andrea Zanoni dopo che il commissario Ue all'ambiente gli ha chiesto informazioni sui presunti effetti del rigassificatore a cielo aperto sull'ecosistema marino dell'Adriatico e le eventuali connessioni con la moria di delfini e tartarughe.
“La Commissione esaminerà con interesse eventuali informazioni che l’onorevole parlamentare le farà pervenire” sugli effetti dei rigassificatori “a ciclo aperto” sull’ecosistema marino. E' la risposta del commissario Ue all'Ambiente Janez Potočnik all'interrogazione di Andrea Zanoni, eurodeputato Pd e membro della commissione Envi ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare al Parlamento europeo, sugli effetti del rigassificatore a ciclo aperto di Porto Viro, a 70 km da Ravenna, sull'ecosistema marino e le eventuali connessioni con l'anomala moria di delfini e tartarughe.
“Al momento la Commissione non ha elementi che dimostrino un rapporto di causa-effetto tra l’attività dell’impianto e la diminuzione degli stock ittici e o la moria di delfini e tartarughe”, fa sapere il Commissario Ue a Zanoni, e questo perché “la Commissione non è a conoscenza di studi specifici a livello Ue o internazionale sugli effetti dei rigassificatori a ciclo aperto sull’ecosistema marino”.
“Sarà mia premura inviare personalmente alla Commissione europea il documento di approfondimento Wwf: "L’utilizzo di acqua di mare negli impianti di rigassificazione del Gnl” - afferma l'eurodeputato – visto che secondo questo documento l'immissione in mare dell'acqua utilizzata dalla struttura a temperature inferiori, con una maggiore presenza di cloro-derivati e sostanzialmente sterile, ovvero priva del suo contenuto di larve, gameti e sostanze nutritive, incapace di rendere all’ambiente i servizi ecosistemici, nonché il suo rimescolamento a grande velocità e forte pressione e le ingenti schiume così prodotte in mare, sembrerebbero interferire con l’ecosistema marino, in particolare con la fauna ittica, alterando il già precario equilibrio della zona del mar Adriatico interessata, aspetti rilevati dalle amministrazioni locali e confermati dall'Agenzia regionale per la Prevenzione e l’Ambiente (Arpa) Emilia Romagna”.
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