Chi va in macchina sa che molti ciclisti di notte sono quasi invisibili perché spesso non hanno segnalatori né sul mezzo né sul corpo. L’attenzione è essenziale, ma ci sono accorgimenti importanti che potrebbero fare la differenza sulla sicurezza ed evitare tanti brutti incidenti. Eccone alcuni.
Molto utile a tal fine è il prodotto della Cycles Fix Pure, ditta Americana che ha creato Kilo, una bici che dispone di un telaio che è ‘glowing-in-the-dark‘, ossia dipinto con una speciale vernice che ha bisogno di una sola ora di luce solare per illuminarsi di notte.
Così durante il giorno, Kilo è di un colore giallo brillante ma di notte risplende di un colore verde fluorescente. Pedalare, di notte, diventa quindi più sicuro adottando bici con queste tipologie di telai (http://purefixcycles.com/products/glow-in-the-dark-fixie-bike-kilo).
Il Bike Lane Safety Light invece è un ”un vero e proprio sentiero luminoso al Laser” che si attiva accanto alla propria bici per essere sempre visti, vedetevelo come una “pista ciclabile” fai da te al laser che è centrata sulla vostra bici e vi segue in continuazione.
Basta solo fissarlo sul telaio, facilissimo…
La casa produttrice del Bike Lane Safety Light è americana, la The Xfire Safety Light e costa sui 40 dollari, quindi meno di 40 euro.
C'è però anche il Lumigrid un prototipo di luce a LED che proietta davanti alla bici una vera e propria maglia (foto all'inizio dell'articolo) permettendo cosi’ di individuare meglio eventuali ostacoli che con il buio difficilmente verrebbero visti.
Buche, tombini sconnessi, sassi sono infatti un vero e proprio ostacolo e pericolo per una mobilità urbana più sicura e potersene accorgere in tempo può davvero evitare a volte la caduta per un ciclista in velocità (qui dalle nostre parti non mancano).
Lumigrid è ancora un prototipo, in corso di sviluppo dai ricercatori dell’Università di Sichuan in Cina e ha una classica alimentazione a batteria ma anche a dinamo per renderlo ancora più ecocompatibile.
Si raccomanda comunque e sempre l’uso di luci ed il casco possibilmente, tanto usato all'estero e una buona dose di prudenza che non guasta mai in bicicletta.